Chiesa della Trinità: luogo dal fascino sereno e malinconico – itOrte

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CHIESE EDIFICI STORICI STORIA

Chiesa della Trinità: luogo dal fascino sereno e malinconico

Chiesa

A Orte la Chiesa della Santissima Trinità, è considerata un luogo che ha il fascino sereno e malinconico degli antichi romitori. La sua particolare posizione la rende una tappa obbligatoria per coloro, i quali visitando Orte, vogliono avere dell’antico borgo una visione panoramica. La Chiesa della Trinità è un punto di riferimento inconfondibile di Orte. La città sorge sopra un grande piedistallo tufaceo che si erge avendo da un lato il Tevere e dall’altro una valle dove oggi corre la ferrovia. La chiesa è posta, grossomodo, alla medesima altezza del borgo ma nella collina tufacea che si erge esattamente dall’altra parte di questa vallata. La sua facciata bianca la rende inconfondibile quando ci si affaccia dai tanti balconi di Orte, per guardare il panorama.

Chiesa della Trinità: la storia

Scavata nella rupe, nella zona chiamata Civita deserta di fronte alla città, vi è la piccola chiesa della Trinità al Castagneto. Nell’autunno del 1943, ci fu un’esplosione di un treno carico di munizioni, che ha fatto crollare buona parte della rupe, dove era scavato l’annesso romitorio di San Bernardino. I massi hanno sommerso la chiesa rimasta miracolosamente intatta. Due ortani, Pietro Martini e Giovanni Nasetti, con molta pazienza e generosità, hanno liberato la chiesa dalle macerie, sistemando la vasta zona d’intorno.

Sull’alta vetta del colle sorge un bosco, dove puoi vedere verdi orti e celle.
Si dice che queste siano state scavate nel tufo dalle mani dei frati: il pianto qui placa l’ira del sommo Dio.

Nel 1460, Nicola da Vigne fece dipingere nella piccola abside, l’immagine della Madonna che guarda Orte, accanto all’Eterno Padre che mostra il Figlio in Croce e a San Giovanni Evangelista, sormontati da una piccola volta, dove l’immagine della Colomba simbolo dello Spirito Santo è circondata di angeli. Da allora, verso di essa, è rivolto l’affetto di tutti gli ortani che ancora oggi, nella festa della Trinità, si recano numerosi davanti a lei in devoto pellegrinaggio. Nel 1630 la chiesa fu affidata alla Congregazione di San Biagio che fece dipingere un’Annunciazione, con l’immagine della Vergine da un lato e dell’Angelo dall’altro.

Chiesa della Trinità: luogo dal fascino sereno e malinconico ultima modifica: 2018-10-26T09:00:02+02:00 da Veronica Carullo

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