Il lago Vadimone: alla scoperta del luogo più magico di Orte

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MITI E LEGGENDE STORIA

Il lago Vadimone: alla scoperta del luogo più magico di Orte

Alba

Il lago di Vladimonio o Vadimone è un piccolo specchio d’acqua d’origine vulcanica situato nella parte settentrionale del territorio di Orte. È tecnicamente un “sinkhole”, uno sprofondamento improvviso del suolo. Lo specchio d’acqua vanta una storia molto particolare. Nei suoi pressi furono combattute due importanti battaglie, che segnarono l’inizio del declino della civiltà etrusca. La denominazione del lago rimanda a presenze demoniache, responsabili delle sue periodiche intemperanze.

La storia del lago Vadimone

Lo specchio d’acqua era sacro per gli Etruschi e i Romani. I soldati dell’esercito di questi ultimi erano soliti immergervi le proprie armi affinché l’acqua sacra del laghetto le rendesse invincibili. La sua forma è legata ai fenomeni che sono accaduti più volte nel corso dei secoli. L’informazione più singolare è fornita da Plinio il Giovane, il quale in un’epistola parla dell’esistenza di “isole galleggianti“. Su quest’ultime di tanto in tanto salivano persino gli animali. Plinio descrive il Vadimone come “una ruota messa a giacere, con una circonferenza in tutto regolare di colore più pallido, più verde e più intenso del marino”.

Lago
lago di Vadimone

La leggenda

La leggenda narra che il lago Vadimone si sia formato al posto di un’aia.  Alcuni contadini stavano tritando il grano con dei cavalli durante il giorno di s. Anna e pare che per questa infrazione, l’aia sarebbe sprofondata e al suo posto sarebbe comparso il lago. I contadini del luogo sostengono che ogni tanto nella zona si avverte uno strano rumore, che ricorda quello di cavalli spinti a correre circolarmente. Secondo un’altra tradizione, lo specchio d’acqua sarebbe comparso durante una notte buia e burrascosa. La terra avrebbe emesso uno strepito infernale, dovuto a moltissimi tuoni.

Credit: Beatrice Corona

Alcune dicerie parlano di animali inghiottiti per sempre dalle acque del Vadimone e di grandi tronchi d’albero, galleggianti sulla superficie prima di scomparire nelle profondità delle acque. Delle voci affermano che le acque del piccolo lago sarebbero infestate da demoni, responsabili delle perturbazioni cui esso era soggetto. La voce popolare tramanda che, prima dello scoppio dei due grandi conflitti mondiali, sotto la sua superficie siano stati scorti dei “lampi sinistri”.

Oggi il lago è quasi del tutto interrato e alimentato da sorgenti sulfuree che vi riversano acque lattiginose. Attraverso la vegetazione palustre e i depositi minerali formano ammassi di una certa consistenza che devono aver suggerito l’idea delle “isole galleggianti“.

Foto copertina: Roberto di Patrizi

Il lago Vadimone: alla scoperta del luogo più magico di Orte ultima modifica: 2018-09-03T09:00:54+02:00 da Veronica Carullo

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