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A Orte ci sono tre paesi: la poesia del lunedì in dialetto ortano

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Panorama Di Orte

Orte è un paese dove la tradizione la fa da padrona, situato su di un’alta rupe tufacea, vanta un meraviglioso e affascinante centro storico. Quello che non tutti sanno è che a Orte esistono tre paesi: Orte centro, Petignano (conosciuto come quartiere di San Lorenzo) e Orte Scalo. Per non parlare delle tre frazioni:
Le Grazzie: frazione di Orte sulla strada per Vasanello.
San Michele: in direzione della stazione di Bassano in Teverina, prende il nome dalla strada che conduce alla chiesa omonima.
Mazzoni: frazione di Orte in località Caldare.

Ogni paese ha una festa e un proprio patrono. Sant’Antonio da Padova, patrono di Orte Scalo, San Lorenzo, patrono di Petignano e Sant’Egidio abate, patrono di Orte. In passato fu venerato come uno dei santi ausiliari, di quelli cioè che sono invocati per proteggere in particolari circostanze e per sanare determinati mali. Tutto ciò è raccontato in una poesia: “A Orte ce stanno tre paesi” di Vincenzo Cherubini.

 A Orte ci sono tre paesi “A Orte ce stanno tre paesi”

La poesia è tratta dal libro “Zzòni Ccanti e Zzombi là ppe’ Orte

A Orte ce stanno tre paesi, mica uno,
co’ ‘n zanto protettore pe’ ciascuno,
Tre spece de ortani, tre tradizzioni, tre tipi d’abbitandi:
quelli de Orte, de Petignano e poi li stazzionandi.
Si cce volemo mètte’ dendro pure tre frazzioni,
quella de le Grazzie, San Michele e Mazzoni.
L’ùrdimi fanno ‘na festarèlla, pure si so’ pochi,
co’ ‘na lotteria, ‘na mèrenna e quattro fòchi.
A giugno se ‘ngomìncia giù ppe’ la stazzione
co’ sant’Andonio portato ‘m procissione;
la festa de Petignano nun combacia co’ i’ zzando
i’ddieci d’agosto hanno chiuso aggià tutto quando.
Poi a settembre co’ mènza procissione
ce famo vede’ che ci avemo divozzione,
‘na serata a ffà ggiro da i’vvicoli e le strade
co’ tutte le bandiere de le sette contrade.
Nu’ lo sanno che santo Gìddio è pe’ la bbona confessione,
ma, pe’ magnà, testa è proprio la mèjjo occasione.
‘Sta rima ‘na vòrda ho letto, era de Gioanni de Mullio,
che, quanno parlaa, era ‘ntelliggende, nun era gojjo:
“Santo Giddio, voi sete ‘n zanto e ‘n granne abbate,
mo v’ hanno ridotto a fa i’ cchirichetto de le contrate.

 

Traduzione:

A Orte ci sono tre paesi, mica uno,
con un santo protettore per ciascuno.
Tre specie di ortani, tre tradizioni, tre tipi d’abitudine:
quelli di Orte, di Petignano e poi gli stazionati.
Se ci vogliamo mettere dentro anche le frazioni,
quella di le Grazzie, San Michele e Mazzoni.
Gli ultimi fanno una festicciola, anche se sono pochi,
con la lotteria, la merenda e quattro fuochi.
A giugno si comincia giù per la stazione
Con Sant’Antonio portato in processione;
la festa di Petignano non combacia con il Santo
il dieci di agosto hanno già chiuso tutto quanto.
Poi a settembre con una mezza processione
facciamo vedere di avere devozione,
una serata a fare il giro dei vicoli e le strade
con tutte le bandiere delle sette contrade.
Non lo sanno che Sant’Egidio è per la buona confessione,
ma, per mangiare, è proprio la migliore occasione.
Questa rima, una volta ho letto, era di Giovanni Zuppante,
che, quando parlava, era intelligente, non era stupido:
“Sant’Egidio, voi siete un santo e un grande abbate,
adesso ti hanno ridotto a fare il chierichetto delle contrade”.

Foto in evidenza di Kleida Hameti

A Orte ci sono tre paesi: la poesia del lunedì in dialetto ortano ultima modifica: 2019-04-15T08:48:22+02:00 da Redazione

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