Attraverso la rubrica Riviviamo insieme Orte, TeleOrte vi propone una delle processioni più antiche: quella del Cristo Morto. Una processione unica, straordinaria e ordinaria! A dire la verità colpisce non solo i partecipanti della Confraternita, ma anche i cittadini e i turisti che vengono da fuori per vederla. La processione del Cristo Morto ha un segreto! Un segreto che è nei fedeli che ascoltano, che pregano e assistono a questo rito che si ripete da secoli.
TeleOrte propone un viaggio alla scoperta delle Confraternite
Le Confraternite sono antichissime e fin dalla loro fondazione non limitarono la loro attività nel campo esclusivamente religioso, ma scesero sul terreno delle iniziative sociali, creandole, promuovendole e amministrandole. In particolare in questo quadro va collocata la realizzazione dei vari ospedali che furono poi riuniti in un’unica struttura nella prima metà del 1600.
Le Confraternite oggi
Oggi le Confraternite esistenti sono nove e organizzate in un unico ente:
- Sant’Antonio Abate
- Santa Maria delle Grazie
- Madonna del Santissimo Rifugio dei Peccatori
- San Pietro
- Santissima Trinità
- Misericordia
- La Femminile del Santissimo Rosario
- Santissimo Sacramento
- Santa Croce (la più antica).
D’altra parte la salvezza dell’anima è il fine principale della loro attività. Un tempo come oggi sono le opere di carità il loro principale fondamento. In questi ultimi anni le Confraternite hanno ampliato i loro orizzonti, intervenendo e promuovendo attività culturali. In modo particolare hanno operato per il restauro dei loro edifici sacri e per la realizzazione del museo. Oggi l’appuntamento che le caratterizza è rinnovare la processione del Cristo Morto.
La processione
La processione si svolge ogni venerdì santo e Risale a un periodo che possiamo indicare dalla fine del 1100 alla seconda metà del 1200. Ad ogni modo, essa a mantenuto intatte tutte le caratteristiche e la stessa forma che le diedero i primi con fraterni. Per tale ragione lo storico Ortano Gioacchini cita:
“ Se per caso una persona vissuta nel 1300 venisse a Orte, riconoscerebbe il paese grazie a questa processione”.
“ La città è al buio, solo la luce delle torce illumina i confratelli. Il silenzio, le pesanti catene e le croci. Un grandissimo pathos emotivo che ti coinvolge lasciandoti senza respiro”.